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Il 15 settembre 2008 la banca d'investimento statunitense Lehman Brothers dichiarava fallimento: l'evento simbolo della crisi finanziaria, le cui scosse di assestamento hanno caratterizzato l'ultima decade sia negli Stati Uniti sia in Europa. A dieci anni di distanza, questo volume fa il punto sull'eredità di quegli eventi - inclusa l'inefficacia dimostrata dalle istituzioni europee nel garantire la stabilità delle banche italiane nei casi di MPS, delle banche popolari e delle sofferenze bancarie - interrogandosi su chi, e come, potrà «salvare la finanza». Il richiamo all'etica, a quanto sia «giusto» che un amministratore delegato guadagni più di un cassiere dì banca, non è il modo migliore di approcciare la questione, secondo l'autore: quello che serve è una riflessione su come sia possibile architettare una buona finanza, andando oltre le classiche parole d'ordine quali privatizzazione, liberalizzazione e deregolamentazione. L'analisi della crisi diventa così l'occasione per individuare una serie di vere e proprie «lezioni» da tenere a mente per il futuro.